Buon 2018 di speranza, serenità e benessere

Carissimi amici ed amiche,

formulo a tutti Voi e ai Vostri cari i migliori e sinceri auguri per un buon 2018, di serenità, di speranza e di benessere per tutte le donne e gli uomini del nostro Paese.

Mi corre l’obbligo ringraziarVi di vero cuore per il Vostro concreto sostegno e contributo fornito all’azione e alla crescita dell’Associazione di promozione sociale “Sicurezza, Giustizia e Legalità – Osservatorio per l’Europa”, che ho l’onore di presiedere.

Auspico che l’anno che verrà sia migliore di quello appena trascorso e che finalmente la nuova classe politica, che si insiederà nel nuovo Parlamento a seguito delle imminenti elezioni politiche, garantisca a tutti i cittadini pari dignità ed opportunità di lavoro per migliorare la loro qualità della vita e il loro benessere.

Grazie al Vostro sostegno, abbiamo raggiunto, in appena 12 mesi di attività, un ambizioso ed importante traguardo che ci ha consentito di avere visibilità e di divulgare il nostro progetto, attraverso la nostra pagina Facebook, che ad oggi ha superato oltre 12.000 Like, veicolando quotidianamente notizie.

Questo è il frutto del nostro quotidiano lavoro di solidarietà e di vicinanza ai cittadini e che ci vedrà impegnati nel prossimo anno tutti insieme a consolidare i rapporti sociali con gli amici e le amiche che ci sostengono, iniziando a mobilitarci per una Italia più giusta ed equa.

La nostra azione sarà rivolta a stimolare i governanti, al fine di garantire al nostro Paese di essere in grado di crescere, garantendo lavoro per i tanti disoccupati ed in particolare per i giovani, che sono la speranza ed il futuro della nostra società, i quali sono costretti, loro malgrado, ad emigrare all’Estero in cerca di opportunità di lavoro dignitose.

L’Italia deve reagire con forza all’inerzia dei nostri governanti che si sono succeduti negli anni, per favorire la crescita economica, lo sviluppo e una maggiore produttività delle nostre imprese, al fine di essere competitiva a livello mondiale.

La nostra Associazione ha come obiettivo principale il cambiamento ed il rinnovamento e, attraverso le idee, le proposte ed i contributi forniti dai cittadini, desidera contribuire con proposte serie a migliorare la qualità della vita della collettività.

L’Italia non può più aspettare, siamo fuori tempo massimo. Da troppo tempo ormai la crisi economica che ha colpito il nostro Paese ha provocato il licenziamento di milioni di lavoratori e lavoratrici, i quali non riescono più a vivere dignitosamente per mancanza di risorse economiche sufficienti e vengono collocati ai margini della società, senza avere la possibilità di vivere nel proprio Paese con il diritto al lavoro, alla casa e a tutti i beni primari che dovrebbero essere loro garantiti da un Paese civile e democratico qual è il nostro.

L’Associazione che ho l’onore di presiedere esorta il nuovo Parlamento ed il nuovo Governo che verrà ad assumersi pienamente le proprie responsabilità politiche per rilanciare l’economia, favorire la ricerca, la crescita ed incrementare l’occupazione in settori importanti e strategici per il nostro Paese, che potrebbero fungere da volano per la crescita del PIL (Prodotto Interno Lordo), se venissero adeguatamente rilanciati e potenziati. Mi riferisco al turismo, all’agricoltura, all’industria manifatturiera, al terziario e alle tante altre attività che potrebbero essere potenziate e rilanciate, garantendo centinaia di migliaia di posti di lavoro per i nostri disoccupati e consentendo al Governo di far ripartire l’economia che è ferma, ormai, da molto tempo.

Vi è inoltre la necessità e l’urgenza di consentire al nostro Paese di produrre di più e meglio, favorendo l’esportazione, lo sviluppo della ricerca, riconvertendo alcune attività produttive in altre competitive sul mercato globale, che potrebbero attrarre nuovi capitali esteri per portare più ricchezza e sviluppo, non solo nel Mezzogiorno d’Italia, che è depresso da troppi anni, ma nell’intera penisola che vive una crisi di sistema mai vista prima e una condizione di sofferenza a causa dell’alto costo del lavoro, che non rende i prodotti italiani all’estero competitivi.

La disoccupazione, che è il male endemico dei nostri tempi, va affrontata con decisione ed in maniera energica da chi governa, sia a livello centrale che periferico, senza tentennamenti, per consentire alle nostre imprese di liberarsi da lacci e lacciuoli della burocrazia ed avere la possibilità di competere al livello globale rilanciando, in maniera più efficace, l’economia.

I cittadini italiani stanno aspettando, ormai da troppi anni, di uscire dalla crisi economica che si è manifestata nel 2008 e che ha provocato ripercussioni negative sulla vita sociale della popolazione e, nonostante le promesse fatte dai governanti nell’ultimo decennio, non sono state ancora create le condizioni per uscire definitivamente da questa grave crisi economica di sistema, che forse è peggiore di quella del 1929.

Assistiamo sempre più spesso all’impoverimento del ceto medio e alla creazione, di fatto, di fasce di povertà sempre più deboli e più larghe, tant’è che circa 20 milioni di cittadini italiani sono a rischio povertà, con le intuibili conseguenze negative che potrebbero provocare al nostro Paese.

In questi anni abbiamo assistito inermi alla continua diminuizione del potere d’acquisto delle famiglie italiane, con il crearsi di un divario sempre più largo tra ricchi e poveri: i ricchi diventano sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri e l’Italia arretra.

Questa grave situazione ha favorito la fuga dei nostri giovani verso l’estero, in cerca di lavoro, e vi è il concreto rischio che l’Italia tra pochi anni si troverà ad essere un Paese di soli anziani, anche a causa delle scarse nascite che calano sempre di più, perché i giovani non hanno più punti di riferimento certi per garantirsi il proprio futuro.

A causa di ciò, vi è la necessità di affrontare seriamente il tema della disoccupazione giovanile, la fuga dei cervelli verso l’estero e la capacità dell’Italia di collocare a lavoro i propri govani, creando posti di lavoro subito, al fine di consentire al nostro Paese di far ripartire la nostra economia e creare sviluppo e ricchezza nell’intera nazione.

L’Italia non può più permettersi il lusso di arretrare, c’è bisogno di stabilità e di certezze. C’è inotre la necessità di costruire un progetto politico serio, finalizzato ad individuare nuove formule e più risorse economiche disponibili per garantire a tutti i cittadini pari dignità e opportunità sociali.

Il nostro Paese, così com’è governato, non può dare ai cittadini quello che gli stessi chiedono e hanno il diritto di chiedere, un lavoro dignitoso, visto che l’articolo 4 della nostra Costituzione recita: La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.”

Fatta questa breve riflessione, ritengo che sia doveroso e necessario che chi si assumerà il compito e l’onere di governare il nostro Paese dopo le imminenti elezioni politiche della prossima primavera, volti finalmente pagina, in discontinuità con il passato, svolgendo il proprio ruolo e la propria funzione come missione e servizio rivolto al Paese, per salvaguadare gli interessi e i diritti del popolo italiano.

Noi ci siamo e ci faremo sentire con ogni mezzo a nostra dispozione, per dare voce ai tanti cittadini italiani che chiedono lavoro e benessere per vivere dignitosamente in un Paese democratico e civile.

Dottor Michele Alessi

Presidente Associazione di Promozione Sociale

“Sicurezza,Giustizia e Legalità-Osservatorio per l’Europa”

 

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